A proposito del chilometraggio consigliato, a prescindere da quanto suggerito dal manuale d’uso e manutenzione, occorre fare alcune considerazioni e valutazioni che nella maggior parte dei casi porteranno alla conclusione che è preferibile anticipare la manutenzione. Occorre innanzitutto considerare lo stile di guida: un’impostazione più sportiva certamente richiederà delle prestazioni che porteranno il motore a lavare a regimi per i quali l’olio dovrà essere al top; stessa conclusione nel caso di condizioni climatiche di caldo e freddo particolarmente estreme.
Una valutazione particolare riguarda poi i motori con catena di distribuzione piuttosto che cinghia: in questo caso l’olio ha anche la funzione di lubrificare la catena stessa, pertanto è palese quanto sia importante la validità dell’olio.
Infine, ma non da ultimo, un’osservazione sui motori diesel con Filtro Antiparticolato (FAP): la rigenerazione di questo dispositivo spesso tende a contaminare e compromettere la qualità dell’olio.
Sulla base delle considerazioni fin qui descritte, si può certamente concludere che il chilometraggio a cui eseguire il cambio olio non sempre è quello suggerito dal manuale, ma generalmente è preferibile anticiparlo per evitare conseguenze dovute al deterioramento anticipato dell’olio.
Oltre che il chilometraggio, infine, si suggerisce sempre di non superare i due anni tra un cambio olio e l’altro; non tanto perché l’olio abbia una scadenza (approfondimento risposta domanda 8) , ma il tagliando è sempre una buona occasione per dare un’occhiata generale alla propria auto.
Per quanto riguarda la sostituzione del filtro dell’olio inoltre, dato il costo esiguo, la soluzione migliore è cambiarlo ad ogni cambio olio, piuttosto che uno sì e uno no come si tendeva a fare nel passato.
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