La formazione di condensa all’interno del faro è generalmente causata da
infiltrazioni d’acqua attraverso la guarnizione o la sigillatura presente
tra il cristallo e la parabola del faro stesso, oppure attraverso la sede
del portalampada. Se non è eccessiva, un primo tentativo può essere quello
di scaldare il faro con un phon da carrozzieri cercando di far evaporare la
condensa. Se invece la formazione di condensa ha creato anche degli alone in corrispondenza della parabola, occorrerà cimentarsi con l’apertura del faro; alcuni modelli prevedono già la possibilità di separare il cristallo dalla
parabola dal momento che sono accoppiati attraverso delle griffe metalliche;
in altri casi, invece, i due elementi sono incollati attraverso del mastice
sigillante: in questo caso bisognerà scaldare il faro (anche ricorrendo ad un
fornetto senza ovviamente eccedere con la temperatura), in modo da ammorbidire il mastice e facilitare la separazione dei due elementi.
Una volta aperto il faro, pulire accuratamente vetro e parabola e richiuderli
avendo cura di sigillare il meglio possibile.