Il lavaggio a mano garantisce l’applicazione del detergente in maniera uniforme e senza una eccessiva azione meccanica che potrebbe in qualche modo danneggiare la carrozzeria; la fase del risciacquo viene poi generalmente eseguita con un tubo a bassa pressione anche se l’azione dell’idropulitrice è certamente più efficace per eliminare i residui di sporco più ostinati (vedi approfondimento domanda 1).
Il lavaggio con i rulli (vedi approfondimento domanda 1) prevede solitamente il passaggio dell’auto attraverso dei rulli controrotanti dotati di setole (ci sono setole di diversi materiali, anche in alcantara) che esercitano un’azione meccanica un po’ più decisa rispetto al lavaggio a mano (vedi approfondimento domanda 2). Esiste anche la tecnica del lavaggio a secco (vedi approfondimento domanda 3), la quale non è da considerarsi come un vero e proprio lavaggio, ma piuttosto una spolverata. Questa tecnica viene solitamente utilizzata dai salonisti o dai collezionisti d’auto e prevede l’utilizzo di prodotti simili ai pulitori rapidi, con l’aggiunta di detergenti e tensioattivi per rimuovere lo sporco leggero senza rovinare il lavaggio precedente. Ovviamente va ricordato che questi prodotti non sostituiscono il lavaggio classico. Su veicoli particolarmente sporchi il lavaggio senz’acqua andrà a rovinare la pulizia precedente con graffi, in quanto questo particolare lavaggio è progettato per leggeri starti di sporco. E’ preferibile anticipare il lavaggio a secco con un prelavaggio classico che possa sciogliere il 70-80% dello sporco difficile.
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