La cinghia è un organo di trasmissione meccanica utilizzato per collegare e trasmettere il moto tra due alberi, mediante l'uso di pulegge, il cui interasse è piuttosto elevato, assicurando un collegamento leggermente elastico ma comunque solidale. E’ formata da gomma che racchiude al suo interno una spirale di cavi d'acciaio o di altri materiali altamente resistenti e flessibili (ad esempio nailon o kevlar).
A partire dagli anni '70 tutti i motori sono stati progettati con albero a camme in testa e la trasmissione del moto da parte dell'albero motore, se fatta con la classica catena in ferro, sarebbe stata tecnicamente complessa, costosa e non esente da problemi con il progredire del chilometraggio dell'auto.
La cinghia dentata garantisce invece assenza di slittamenti e mantiene regolare il movimento degli organi meccanici in fase tra di loro: la puleggia ha infatti un profilo esterno dentato che ingrana con i denti della cinghia, assicurando una trasmissione stabile, veloce e precisa, per questo viene anche definita "cinghia sincrona". In questo modo comanda e sincronizza le valvole con i pistoni in sostituzione della catena, che tende ad allungare il suo passo per usura e può rendere irregolare la fase tra valvole e cilindri. (vedi approfondimento domanda 2) Nel sistema di comando della distribuzione non c'è solo la cinghia dentata, ma anche altri organi necessari al suo funzionamento: ingranaggi, tenditore ed eventuali pulegge ausiliarie per tenerla in guida; inoltre spesso la cinghia non comanda solamente gli alberi a camme, ma anche altri organi, pompa d'iniezione, pompa olio e pompa acqua. Tutti questi elementi sono soggetti ad usura e a rotture e vanno controllati o cambiati ogni volta che viene sostituita la cinghia: non a caso viene commercializzato un apposito kit. (vedi approfondimento domanda 4) L'utilizzo della cinghia di distribuzione è diventata allora la soluzione ideale, semplice, economica, silenziosa, leggera, con una maggior precisione (assenza di giochi) rispetto alla catena, e tutto sommato affidabile. Da non trascurare anche la totale assenza della necessità di lubrificazione e manutenzione se non la periodica sostituzione, peraltro più semplice di quella di una catena e necessaria dopo periodi abbastanza lunghi di funzionamento. Proprio per questo la cinghia è esterna al motore e protetta con un semplice carter in plastica, mentre la catena, proprio per via della lubrificazione, è integrata nel motore. (vedi approfondimento domanda 3)
Tuttavia negli ultimi tempi, grazie al progredire della tecnica, si sta assistendo sui nuovi motori ad un ritorno all'uso della catena di distribuzione, che le rende più sicure e durature rispetto alla cinghia, anche se nella realtà in molti casi ciò non si è avverato. In ogni caso, sia che si tratti di cinghia sia che si tratti di catena, una rottura all’organo di trasmissione della distribuzione può causare gravi danni al motore. (vedi approfondimento domande 6 e 9)
Cinghia ausiliaria ⇒ |