Video tutorial - L'inarrestabile corsa al rialzo del prezzo dei carburanti continua, al sud, in alcune zone il prezzo è salito a 1,50 euro al litro, questo malgrado il rafforzamento del dollaro (moneta con la quale acquistiamo il petrolio), e malgrado il calo del costo al barile a 90 dollari.
Adusbef e Federconsumatori hanno registrato nel 2010, aumenti di 18 centesimi per la benzina (da 1,30 di gennaio si è passati a 1,48 Euro al litro attuali), per l’Erario, hanno calcolato che la spesa automobilistica comportata da tali aumenti è pari a 1,51 miliardi di Euro in più rispetto al 2009. Le due associazioni dei consumatori fanno appello al ministro dello sviluppo economico Paolo Romani affinchè intervenga per contrastare stangate non tollerabili soprattutto ora in una fase di crisi economica ancora acuta e tutta da risolvere.
Per il gasolio si parla di un rincaro complessivo, di 22 centesimi nel 2010 (da 1,14 di gennaio a 1,36 Euro al litro ora), per una spesa totale degli automobilisti di 3,3 miliardi di Euro in più rispetto al 2009.
Le associazioni Adusbef e Federconsumatori chiedono al Governo interventi decisivi e tempestivi per la realizzazione dei punti sottoscritti nell’accordo con l’intera filiera petrolifera, dalla realizzazione della commissione istituzionale di controllo sulla doppia velocità, passando per la razionalizzazione della rete e l’apertura della vendita al canale della grande distribuzione, per finire con il blocco settimanale dei prezzi.
Ciò non basta è assolutamente necessario agire anche sull’accisa, affinché questa si riduca in misura pari all’aumento dell’IVA, perlomeno per mantenere uguale almeno la tassazione, e non permettere anche allo Stato di continuare a lucrare sulle tasche dei tartassati cittadini.