Video tutorial - Il sistema più semplice, se avete un garage chiuso è quello di utilizzare il caricabatterie che viene fornito con la vettura. Tenete presente che se dovete aumentare l'autonomia della vettura di 100 km, con il caricabatteria della Casa Costruttrice, avrete bisogno di 2 kw per 10 ore; a patto di non avere altre utenze caricate in contemporanea. Ricordate che per questo utilizzo l'impianto deve essere perfettamente a norma, perchè un carico di 2 Kw per così tante ore "potrebbe" generare dei problemi. Altrimenti c'è il mondo delle Wall-box, che possono essere portatili o fisse: quelle portatili sono pratiche, ma sono molto costose e tendono a rovinarsi velocemente. Quelle fisse sono molto più affidabili. Le Wall-box partono da 3,6 Kw e arrivano ad oltre 11 Kw; la scelta dipende da quanta strada dobbiamo fare: con una wall-box da 3.6 Kw riusciamo a caricare i famosi 100 Km in 6 ore; con una da 7.4 la carichiamo in 3 ore. Se voglio aumentare ancora potenza devo passare ad un impianto trifase ed arrivare sino a 22 Kw, ma le vetture arrivano massimo a 11kw di ricezione, e per caricare 100 km con 11 Kw, ci vogliono 2 ore. Teniamo quindi presente anche a quanto arriva in ricezione la nostra vettura. Una plung-in arriva al massimo a 3,6 Kw, quindi è inutile mettere una wall-box di 11 Kw. Le stazioni di ricarica possono essere gestite da delle applicazioni su smartphone o da portale in rete, oltre che da un impianto domotico, quindi in base al consumo della casa. Quindi la domanda è: dobbiamo cambiare il contatore? Diciamo di no, perchè le stazioni fisse hanno una intelligenza che permette la ricarica quando la rete è libera - e ci sono delle agevolazioni per un certo periodo di tempo -. Ma quanto costano queste attrezzature? La Wall box portatile costa circa mille euro, quella fissa più semplice, dipende dalla potenza installata: si parte dai 600/800 euro, quelle con lo schermo MID vanno dagli 800 ai 2.000 euro.